La storia dell’Archivio

L’Archivio storico comunale della città di Marsala (A.S.C.M.) è costituito da un prezioso e complesso patrimonio documentario che abbraccia sette secoli di storia amministrativa della Città, dal XIV al XX secolo.
Il documento più antico, datato esattamente 21 giugno 1315, è un “Privilegio concesso agli uomini della terra di Marsala per il quale venivano resi esenti in perpetuo da qualsiasi raccolta di denaro”e si trova all’interno del “Libro Rosso di Marsala”, un antico manoscritto, custodito nella Biblioteca comunale, che raccoglie documenti storici di varia natura (decreti regii, provvedimenti, apoche, contratti, privilegi, concessioni , consuetudini..) riguardanti la città ed emanati dal 1300 fino al 1600.

In questi anni, inoltre, l’Archivio storico è stato coinvolto ed impegnato in una significativa attività didattica; in particolare si sono elaborati ed organizzati con la Biblioteca comunale ed il Museo civico interessanti progetti di storia contemporanea rivolti agli studenti degli istituti superiori cittadini, ma comunque aperti alla cittadinanza, con interventi di storici, esperti e docenti universitari:

  • “Il nuovo Risorgimento” – Marzo-maggio 2013;
  • “Memorie del sottosuolo: lo sbarco degli alleati in Sicilia” – Marzo-maggio 2014;
  • “La guerra fredda e la ricostruzione materiale e morale” – Marzo-maggio 2014.

Galleria immagini

Il fondo archivistico è composto dalla seguente documentazione:
Sezione I : antica ( 1311 – 1849 ), comprende: 2 volumi del Libro Rosso, Curia Giuratoria dal 1500 al 1799, Curia Civile dal 1500 al 1822, Curia Capitaniale dal 1500 al 1815 e i Riveli dal 1739 al 1849.
Sezione II: pre-unitaria (1795 – 1860 ), comprende: documenti della dominazione borbonica, Regno delle due Sicilie e Decurionato dal 1795 al 1860.
Sezione III: post-unitaria, comprende: Fondo Regno d’Italia dal 1861 al 1945, compreso il sub-fondo del periodo fascista dal 1901 al 1928 e il Fondo Repubblica dal 1946 al 1970.

Strumenti di ricerca: per il riordino dei fondi archivistici, precedenti all’Unità d’Italia, è stato utilizzato un Titolario elaborato dagli archivisti del Comune di Marsala dal 1818 al 1860. La documentazione post-unitaria è stata classificata in base al Titolario Astengo.

Oltre alla tutela e alla conservazione ordinata della documentazione storica della città, ruolo e compito altrettanto fondamentale di questo importante contenitore culturale è la valorizzazione e la divulgazione del patrimonio documentario. L’Archivio storico comunale contribuisce, infatti, alla crescita culturale cittadina, all’affermarsi di una coscienza identitaria, consapevole dell’importanza e della peculiarità del patrimonio culturale che ci appartiene, della risorsa che tale ricchezza può costituire anche per lo sviluppo economico della Città.
In quest’ottica l’Archivio storico comunale di Marsala negli ultimi anni ha svolto e continua a svolgere una costante opera di promozione, tramite l’organizzazione di attività espositive, didattiche, di studio e ricerca di particolare interesse per la Città, anche in collaborazione con altri Istituti culturali, scuole, enti e associazioni, che si occupano di formazione, studio e ricerca.
Dal 2011 ad oggi, sono stati realizzati in varie occasioni diversi eventi espositivi e ben sei mostre documentarie, di rilevante interesse storico-culturale utilizzando, quando le risorse finanziarie lo hanno consentito, anche metodologie espositive innovative dal punto di vista della produzione grafica: la mostra documentaria e fotografica “Alla lavagna…una città e il suo Giardino d’Infanzia” (5 febbraio-30 aprile 2011), allestita in occasione del centenario dell’istituzione infantile del Giardino d’Infanzia Guido Baccelli, che ha ricevuto per la valenza socio-culturale il riconoscimento del Comitato delle celebrazioni per L’Unità d’Italia.

I servizi erogati

  • assistenza agli utenti per la consultazione dei documenti archivistici;
  • consulenza per la ricerca storica sulle fonti documentarie;
  • fotoriproduzione e/o scansione delle fonti documentarie.

Consultazione: il materiale documentario conservato può essere richiesto in consultazione rivolgendosi al personale.

Sala consultazione: è a disposizione degli studiosi per la consultazione di materiale storico – documentario.